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1 Giugno 2020

Le rose di Brera

IN NOME DELLA ROSA
Viaggio alla scoperta dei più bei roseti visitabili in Italia

La rosa, musa ispiratrice per letterati, artisti, botanici e altri scienziati, è da sempre stata accolta in parchi e giardini regalando ai visitatori scenari da favola.

Anche gli Orti Botanici naturalmente le ospitano, dato che tra le loro missioni prioritarie annoverano la conservazione e lo studio delle diverse specie vegetali. Le rose, per l'incredibile variabilità morfologica, le origini lontane e la lunga storia, suscitano a tal punto gli interessi e la curiosità che, anche laddove un Orto Botanico non possieda le condizioni ideali per avere un vero e proprio roseto, in qualche angolo privilegiato coltiva degli esemplari particolari o simbolici. È il caso, questo, dell'Orto Botanico di Brera che si estende su una superficie di 5000 mq di cui, circa i due terzi, sotto una forte ombreggiatura dovuta ai maestosi e numerosi alberi. Le rose riescono a trovare comunque una collocazione negli spazi soleggiati e freschi che più si adattano ad accoglierle.

Vi si coltivano esemplari storici presenti già da molti anni come Rosa banksiae var. lutea che alla fine degli anni '90 era posizionata nell'attuale zona compost, in ombra, lungo il muro di confine, con le radici che non riuscivano a penetrare bene nel terreno, occupato già da quelle dei grandi alberi. Tuttavia, anche senza essere stata piantata nel luogo adatto, continuava a sopravvivere! In seguito, grazie al lavoro di restauro conservativo dell'Orto e di valorizzazione delle collezioni, fu spostata lungo la parete sud del Palazzo di Brera che si affaccia sull'Orto, dove continua a crescere e a fiorire in abbondanza.

Altra rosa storica è la Rosa helenae, di grande sviluppo, con fiori semplici, bianchi, dagli stami ben evidenti, che ricordano i fiori del susino. Belle bacche rosse e ovali in autunno, un esemplare trovato in un angolo nascosto del giardino. Era di taglia piccola, con foglie di colore sbiadito e non fioriva. A seguito della nuova collocazione la pianta si è sviluppata da subito, diventando rigogliosa e piena di fiori. Per questo ha accompagnato lo staff dell'Orto alla mostra Orticola di Lombardia del 1998. La pianta era stata provvisoriamente piantata in vaso e il periodo di fioritura coincideva con la data della manifestazione milanese. Di questa pianta facilmente riproducibile per talea i giardinieri hanno moltiplicato numerosi esemplari.

Oppure rose di recente nascita come Rosa Brera, un ibrido adottato a simbolo dell'intero Palazzo di Brera nel 2017, creato dallo storico vivaio Rose Barni, su idea di James Bradburne, Direttore Generale della Pinacoteca di Brera e con la fattiva collaborazione dell'Associazione Orticola di Lombardia. I fiori, portati a mazzi e prodotti in abbondanza da maggio fino all'autunno inoltrato, mostrano in boccio una tonalità bicolore rossa e gialla che durante l'apertura evolve in un color magenta con risvolti crema nella parte inferiore del petalo.
Molto profumata è la McCartney Rose, donata dalla celebre stilista Stella McCartney affinché l'Orto di Brera possa coltivare il simbolo della famiglia di Paul McCartney.
Rosenkavalier Kleiber è dedicata a Erich e Carlos Kleiber, importanti direttori d'orchestra e straordinari esecutori del Der Rosenkavalier di Richard Strauss.
Di recentissima introduzione la Rosa Grandi Giardini Italiani®, che ha trovato dimora nei più bei giardini italiani appartenenti al network come simbolo della loro unione e collaborazione.
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Le rose di Brera
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