Dall'11 al 19 agosto ottobre il Castello di Pralormo (Pralormo, TO) ospita l'Esposizione di ricami a punto croce e bandera, un viaggio tra creatività e tradizione in una cornice unica.
Per l'occasione sarà possibile visitare l'interno del Castello di Pralormo con l'itinerario dal titolo ''Vita quotidiana in un'antica dimora'': un tour guidato tra gli ambienti e gli arredi dell'antico maniero in un'atmosfera che profuma di storia passata, presente e futura.
RICAMO A BANDERA
Il ricamo Bandera è una tecnica tradizionale piemontese nata all'inizio del Settecento, durante la reggenza di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Gli aristocratici, per rinnovare gli arredi delle loro dimore in occasione delle visite della Reggente, sostituirono i tessuti logori con una tela chiamata ''bandera'', in cotone bianco o ecrù a nido d'ape, su cui venivano ricamati motivi floreali, fregi, volute e scene mitologiche ispirate all'arte barocca.
Il ricamo veniva eseguito con filo di lana sottile, in varie sfumature, soprattutto rosa, blu Savoia e verdi. I punti più usati erano il punto catenella, il punto lanciato e quello risparmiato. Un esempio celebre di ricamo Bandera è una testiera da letto con la favola di Diana e Endimione, conservata al Museo Civico di Torino e realizzata dall'Opera della Provvidenza di Torino per la Casa Reale.
SCUOLA ITALIANA DI RICAMO BANDERA
La tradizione si è mantenuta viva fino al Novecento grazie ad alcune nobildonne. Negli anni '60, però, rischiava di scomparire. Fu Consolata Beraudo di Pralormo a rilanciarla, fondando nel 1992 la Scuola Italiana di Ricamo Bandera presso il Castello di Pralormo, riportando in vita la tecnica secondo la tradizione originale.
Per l'occasione sarà possibile visitare l'interno del Castello di Pralormo con l'itinerario dal titolo ''Vita quotidiana in un'antica dimora'': un tour guidato tra gli ambienti e gli arredi dell'antico maniero in un'atmosfera che profuma di storia passata, presente e futura.
RICAMO A BANDERA
Il ricamo Bandera è una tecnica tradizionale piemontese nata all'inizio del Settecento, durante la reggenza di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Gli aristocratici, per rinnovare gli arredi delle loro dimore in occasione delle visite della Reggente, sostituirono i tessuti logori con una tela chiamata ''bandera'', in cotone bianco o ecrù a nido d'ape, su cui venivano ricamati motivi floreali, fregi, volute e scene mitologiche ispirate all'arte barocca.
Il ricamo veniva eseguito con filo di lana sottile, in varie sfumature, soprattutto rosa, blu Savoia e verdi. I punti più usati erano il punto catenella, il punto lanciato e quello risparmiato. Un esempio celebre di ricamo Bandera è una testiera da letto con la favola di Diana e Endimione, conservata al Museo Civico di Torino e realizzata dall'Opera della Provvidenza di Torino per la Casa Reale.
SCUOLA ITALIANA DI RICAMO BANDERA
La tradizione si è mantenuta viva fino al Novecento grazie ad alcune nobildonne. Negli anni '60, però, rischiava di scomparire. Fu Consolata Beraudo di Pralormo a rilanciarla, fondando nel 1992 la Scuola Italiana di Ricamo Bandera presso il Castello di Pralormo, riportando in vita la tecnica secondo la tradizione originale.