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12 Giugno 2025

Borgo Seghetti Panichi: storia di una rinascita

Testo di Judith Wade

Si è tenuto nel Borgo Seghetti Panichi a Castel di Lama (Ascoli Piceno) un convegno dedicato alla chiusura dei lavori finanziati dall'Unione Europea con i fondi del PNRR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Mai la parola resilienza ha avuto un significato più vicino alla realtà per quanto riguarda la storia della famiglia Panichi Pignatelli. Giulia Panichi Pignatelli ha vissuto ben due terremoti: il primo nel 2016 e il secondo, devastante, nel 2017. La famiglia ha dovuto aspettare 9 anni per poter rientrare nella casa.

Il parco fu disegnato da Ludwig Winter, nato nel 1846 a Heidelberg, nell'allora Prussia. Winter era botanico, agronomo e paesaggista ed era un grande esperto di palme.Trasferitosi in Italia nel 1869, collaborò con Thomas Hanbury a Villa Hanbury, a La Mortola. Cambiò il paesaggio della Riviera di Ponente con l'introduzione di una varietà stupefacente di palme: la sua vera passione. Chiamato a realizzare un giardino a Castel di Lama, mise come elemento distintivo una collezione di palme, oggi monumentali. Qui Marco Nieri ha creato uno dei primi giardini bioenergetici in Italia.

Le scosse di terremoto hanno devastato non solo gli edifici ma anche il parco. Giulia e sua figlia Stefania si sono rimboccate le maniche e si sono messe a cercare aiuti per affrontare i danni del terremoto. Hanno imparato a compilare richieste e a partecipare a bandi. Per fortuna conoscono il consulente Guido Pizzamano, che è diventato il loro project manager per il bando PNRR.

Donna Giulia in occasione del convegno non si è sottratta ad una critica verso le istituzioni che non hanno aiutato la rinascita del Borgo. Una critica doverosa e coraggiosa. Il cittadino, quando subisce una calamità naturale di tale portata, non deve anche subire il malfunzionamento amministrativo e politico: il proprietario di un bene culturale, secondo Giulia, non può essere trattato come un mendicante.

Le sciagure purtroppo non si sono limitate ai terremoti. È arrivato nel parco il punteruolo rosso, che ha divorato da dentro le palme ultracentenarie piantate da Winter, creando grande sconforto e desolazione. Il prof. Claudio Littardi, Presidente del Centro Studi e Ricerche per le Palme di Sanremo, massimo esperto delle malattie relative alla specie, ha elencato quali sono le varietà più resistenti o addirittura immuni al coleottero malefico, e come le malattie creano in natura una forma di selezione naturale: sopravvivono solo gli esemplari più forti.

Ma il calvario non si è fermato qui: a lavori quasi ultimati ha fatto irruzione in giardino una mandria di cinghiali, devastando aiuole e prati appena ripiantumati. Giulia e Stefania hanno subito in pochi anni abbastanza sciagure naturali da mettere a terra chiunque, ma non loro, che hanno scelto di resistere anche per difendere il Borgo, un presidio culturale, un monumento storico prezioso per la comunità. Si tratta di una scelta di vita, comune a tanti proprietari del network Grandi Giardini Italiani, costi quel che costi.

Vorrei far notare notare che è un fatto storico che l'Italia sia stata l'unico Paese europeo a destinare i fondi del PNRR per interventi di restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici: sono stati oltre 130 i giardini beneficiari dell'investimento complessivo di 190 milioni di euro. Personalmente ho visitato quasi tutti i giardini del network Grandi Giardini Italiani che hanno ottenuto il finanziamento e posso testimoniare che i risultati sono straordinari. I progetti riflettono la competenza e la professionalità dei proprietari e dei curatori e il PNRR ha messo in luce il fatto che mancano solo i finanziamenti giusti per aggiungere all'offerta del turismo culturale giardini di straordinaria bellezza. Infatti, una delle condizioni per ottenere il finanziamento è quella che il giardino sia aperto al turismo.

Giulia e Stefania hanno radunato attorno a loro in occasione del convegno i massimi esponenti degli enti culturali a livello nazionale e internazionale nel settore dell'Horticultural Tourism: FAI, APGI, European Historic Houses, Europa Nostra, ADSI, e naturalmente Grandi Giardini Italiani.

Sono intervenuti tra gli altri il Prof. Stefano Papetti, docente, studioso, ricercatore e autore di libri e mostre che ha messo in luce il patrimonio artistico delle Marche, e il Prof. Giuseppe Marucci, che ha illustrato la storia del territorio, fondamentale per contestualizzare il Borgo e il suo parco: in un documento scoperto da Giulia Pignatelli si attesta un vincolo risalente al 1914!

A lato del convegno sono stati firmati due protocolli di Partenariato. Il primo ha sancito la collaborazione tra i 7 Giardini Storici della Regione Marche vincitori del PNRR Parchi e Giardini Storici, 3 pubblici: Villa Caprile, Villa Spada, Villa Vitali e 4 privati:Villa Miralfiore, Villa Castiglioni, Agrumeto Storico del SS Crocifisso e Borgo Storico Seghetti Panichi. Il secondo ha sottoscritto il sodalizio tra il Borgo e alcune associazioni no profit del territorio Piceno, associate alla Bottega del Terzo Settore. Bisogna ricordare che da 26 anni Stefania promuove la rete Marche Segrete, sia in Italia sia all'estero. Fa parte del DNA di Stefania pensare che l'unione fa la forza e con grande determinazione ed altruismo dunque si impegna perché le sue Marche siano conosciute anche per i magnifici giardini storici.

Il convegno è stato anche un momento importante per presentare il libro ''Borgo Seghetti Panichi: Storia di una rinascita'', di Capponi Editore, un racconto approfondito sulla storia e le ragioni della rinascita del Borgo.
Al convegno Alberta Campitelli, vicepresidente dell'Associazione Parchi e Giardini d'Italia, ha confermato che i fondi del PNRR sono serviti non solo per il restauro, ma anche per la valorizzazione dei giardini, alla quale ha contribuito la pubblicazione di diversi libri, alla cui genesi, per alcuni, ha avuto il privilegio di contribuire personalmente. Non si può quindi non riconoscere che la sua competenza sia stata fondamentale per tutto il percorso del PNRR.

Ho lasciato il Borgo Seghetti Panichi sapendo che il giorno dopo Giulia, Stefania, suo marito e i suoi figli sarebbero tornati dopo 9 anni a vivere nella loro casa, abbracciata da uno splendido giardino rimesso a nuovo e con il nuovissimo e rigoglioso orto.

Penso che chi mi legge vorrà augurare loro un futuro più facile, felice e fecondo e complimentarsi per il gigantesco lavoro svolto. Rimane solo da restaurare l'amata Cappella dedicata a San Pancrazio per rendere davvero felice Donna Giulia. Chissà che non ci sia un modo per aiutarla a realizzare il suo sogno...

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- Janet Fitch -

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