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30 Aprile 2025

Riapre l'Orto Botanico di Pavia!

Domenica 4 maggio riapre al pubblico l'Orto Botanico di Pavia, in occasione della 30ma edizione della Festa del Roseto, la tradizionale rassegna dedicata alle oltre 300 rose botaniche, antiche e moderne, che costituiscono una delle sue principali collezioni.

New entry dei Grandi Giardini Italiani, chiuso da giugno 2024 per realizzare gli interventi di ristrutturazione e ammodernamento finanziati con due milioni di euro grazie al PNRR del Ministero della Cultura, l'Orto Botanico si presenta nella primavera del 2025 in veste rinnovata: sono state introdotte nuove collezioni e sono state arricchite le collezioni storiche, sono state ristrutturate le celebri Serre Scopoliane intitolate al naturalista Giovanni Antonio Scopoli (1723-1788). Sono state inoltre restaurate l'edicola celebrativa (1818) dedicata da Domenico Nocca all'imperatore Francesco I d'Austria, detto l'Imperatore dei fiori, e le Fontane del tritone, delle rane e di Scopoli. Gli interventi di riqualificazione hanno interessato anche lo storico ingresso da via Sant'Epifanio, con il ripristino della scalinata in pietra, che tuttavia per il momento non è ancora utilizzabile.

Alcuni interventi sono ancora in via di completamento, ma siamo pronti a riaprire l'Orto alla città - spiega la direttrice Silvia Assini, docente di Botanica al Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Pavia - La Festa del Roseto sarà l'occasione per scoprire le tantissime e bellissime novità che abbiamo introdotto, anche sotto il profilo dell'accessibilità e fruibilità dei percorsi didattici, e tornare ad apprezzare la suggestiva atmosfera che l'Orto botanico di Pavia, con la sua grande storia, sa regalare”.

L'Orto Botanico di Pavia, che afferisce al Sistema Museale dell'Università di Pavia, è il più antico orto botanico della Lombardia.
Tra le specie ospitate figura il celebre Platano di Scopoli, albero monumentale piantato proprio dal celebre naturalista, che raggiunge 45 metri di altezza e che quest'anno compie 247 anni di età. Si trova nell'Arboreto, dove è possibile ammirare decine di alberi vetusti, oltre a nuove collezioni di arbusti autoctoni e di rododendri, al Vigneto proibito e alla Vasca delle rane, che riproduce in piccolo gli ambienti palustri pavesi scomparsi.
Tra le nuove collezioni che si potranno ammirare alla riapertura si segnalano: un nuovo Irideto (collezione di iris), una Torbiera con piante carnivore tra cui alcuni esemplari di Sarracenia, un Bambuseto con messa dimora di diversi cultivar di bambù. Le collezioni storiche sono state arricchite con esemplari appartenenti a cultivar antiche (ma anche moderne e specie selvatiche) di: azalee (Rhododendron), rose (Rosa), ortensie (Hydrangea e generi affini), camelie (Camellia e generi affini), bulbose e rizomatose (tra cui Dahlia, Hosta, Tulipa, Crocus, Fritillaria, Narcissus, Gladiolus), alberi da frutto, arbusti, piante acquatiche e palustri, sia appartenenti alla flora autoctona sia d'interesse ornamentale ed estetico.
Sono state inoltre restaurate l'edicola celebrativa (1818) dedicata da Domenico Nocca all'imperatore Francesco I d'Austria, detto l'Imperatore dei fiori, e le Fontane del tritone, delle rane e di Scopoli. Gli interventi di riqualificazione hanno interessato anche lo storico ingresso da via Sant'Epifanio, con il ripristino della scalinata in pietra, che tuttavia per il momento non è ancora utilizzabile.
Tra le novità in programma per i prossimi mesi, l'inaugurazione della nuova biglietteria con bookshop, e il potenziamento delle attività didattiche e divulgative: in fase di attivazione i nuovi percorsi didattici per le visite in autonomia, tra cui il percorso kids e un percorso studiato appositamente per le persone con fragilità cognitive.

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I fiori sono la musica del suolo. Dalle labbra della Terra parlate senza suono

- Edwin Curran -

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