
20 Giugno 2024
Meraviglie d'arte e botanica nel Giardino Andrè Heller
Testo di Giusi Galimberti
La storia del Giardino Botanico André Heller di Gardone Riviera risale al 1903, quando l'austriaco Arturo Hruska, dentista dell'ultimo Zar, di Sigmund Freud e dei papi Pio XII e Giovanni XXIII, scelse di acquistare un terreno sul Garda, per trasferirsi sulle rive del lago di cui si era innamorato. Alla sua passione per la botanica si deve quello che è diventato uno dei giardini privati più magici e ricchi di biodiversità nel nostro Paese.
In 10.000 metri quadrati sono racchiuse circa 3.000 specie botaniche di ogni parte del mondo e di ogni area climatica, dalle Alpi all'Himalaya, dal Giappone all'Australia, dal Canada all'Africa. Collezione ancora più straordinaria, se si pensa che per ciascuna specie è stato ricreato un ambiente naturale il più possibile simile a quello di provenienza. Dall'area rocciosa dolomitica, ricostruita fedelmente con gole e crepacci per ospitare la flora montana, al giardino giapponese con i bambù e il lago con carpe e fiori acquatici.
Ma è anche grazie ad André Heller che questa meraviglia è giunta fino a noi. L'artista multimediale scoprì nel 1988 quel paradiso ormai trascurato e decise di diventarne il custode, raccogliendo l'eredità di Hruska. Appassionato di natura, amante dei viaggi e creativo, arricchì la visione di questo eden esponendo nel parco opere d'arte contemporanea e creando incredibili effetti scenografici.
Oggi tra le rarità botaniche sono esposte opere d'arte di Keith Haring, Roy Lichtenstein, Auguste Rodin, Fernand Leger e di molti altri. Nei 30 anni in cui è stato anfitrione, Heller ha invitato molti amici artisti, da Lou Reed a Laurie Anderson, da Hans Magnus Enzensberger a David Bowie.
Oggi i nuovi proprietari Jovanka e Hans Porsche, in collaborazione con André Heller e la Fondazione che porta il suo nome, proteggono generosamente e con amore questo immenso tesoro, che può essere visitato dal pubblico da marzo a ottobre tutti i giorni dalle 9 alle 19.
La storia del Giardino Botanico André Heller di Gardone Riviera risale al 1903, quando l'austriaco Arturo Hruska, dentista dell'ultimo Zar, di Sigmund Freud e dei papi Pio XII e Giovanni XXIII, scelse di acquistare un terreno sul Garda, per trasferirsi sulle rive del lago di cui si era innamorato. Alla sua passione per la botanica si deve quello che è diventato uno dei giardini privati più magici e ricchi di biodiversità nel nostro Paese.
In 10.000 metri quadrati sono racchiuse circa 3.000 specie botaniche di ogni parte del mondo e di ogni area climatica, dalle Alpi all'Himalaya, dal Giappone all'Australia, dal Canada all'Africa. Collezione ancora più straordinaria, se si pensa che per ciascuna specie è stato ricreato un ambiente naturale il più possibile simile a quello di provenienza. Dall'area rocciosa dolomitica, ricostruita fedelmente con gole e crepacci per ospitare la flora montana, al giardino giapponese con i bambù e il lago con carpe e fiori acquatici.
Ma è anche grazie ad André Heller che questa meraviglia è giunta fino a noi. L'artista multimediale scoprì nel 1988 quel paradiso ormai trascurato e decise di diventarne il custode, raccogliendo l'eredità di Hruska. Appassionato di natura, amante dei viaggi e creativo, arricchì la visione di questo eden esponendo nel parco opere d'arte contemporanea e creando incredibili effetti scenografici.
Oggi tra le rarità botaniche sono esposte opere d'arte di Keith Haring, Roy Lichtenstein, Auguste Rodin, Fernand Leger e di molti altri. Nei 30 anni in cui è stato anfitrione, Heller ha invitato molti amici artisti, da Lou Reed a Laurie Anderson, da Hans Magnus Enzensberger a David Bowie.
Oggi i nuovi proprietari Jovanka e Hans Porsche, in collaborazione con André Heller e la Fondazione che porta il suo nome, proteggono generosamente e con amore questo immenso tesoro, che può essere visitato dal pubblico da marzo a ottobre tutti i giorni dalle 9 alle 19.
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Niente è più completamente figlio dell'arte di un giardino- Sir Walter Scott - |
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