Si conclude in grande stile il programma annuale “Cerimoniale e Divertissement 2025”, che l'Accademia di Sant'Uberto ha dedicato al corno da caccia attraverso una serie di concerti nelle Residenze Reali Sabaude, siti UNESCO.
L'Orchestra barocca dell'Accademia, insieme all'Equipaggio della Regia Venaria, presenterà il tradizionale Concerto di Natale+ nella suggestiva Cappella di Sant'Uberto.
Il programma
Il concerto propone partiture emblematiche dell'arte del corno da caccia barocco. Come da tradizione, verrà eseguito un Te Deum, musica che da sempre accompagna la chiusura dell'anno. Quest'edizione sarà dedicata ad Andrea Stefano Fioré (1686-1732), maestro della Regia Cappella di Torino.
L'evento vede la collaborazione con il Liceo Classico Musicale Cavour di Torino, con la partecipazione del coro del “Progetto barocco” e degli studenti coinvolti nel percorso PCTO.
Una tradizione che attraversa i secoli
Il corno circolare, nato nella seconda metà del Seicento per le cacce reali - con la sua più antica rappresentazione proprio alla Reggia di Venaria (J. Miel, 1659-1661) - divenne presto uno status symbol delle corti barocche e fu introdotto dai grandi musicisti nelle orchestre dell'epoca.
Una pratica musicale che continua a vivere ancora oggi e che, dal 2020, è riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità UNESCO.
L'Orchestra barocca dell'Accademia, insieme all'Equipaggio della Regia Venaria, presenterà il tradizionale Concerto di Natale+ nella suggestiva Cappella di Sant'Uberto.
Il programma
Il concerto propone partiture emblematiche dell'arte del corno da caccia barocco. Come da tradizione, verrà eseguito un Te Deum, musica che da sempre accompagna la chiusura dell'anno. Quest'edizione sarà dedicata ad Andrea Stefano Fioré (1686-1732), maestro della Regia Cappella di Torino.
L'evento vede la collaborazione con il Liceo Classico Musicale Cavour di Torino, con la partecipazione del coro del “Progetto barocco” e degli studenti coinvolti nel percorso PCTO.
Una tradizione che attraversa i secoli
Il corno circolare, nato nella seconda metà del Seicento per le cacce reali - con la sua più antica rappresentazione proprio alla Reggia di Venaria (J. Miel, 1659-1661) - divenne presto uno status symbol delle corti barocche e fu introdotto dai grandi musicisti nelle orchestre dell'epoca.
Una pratica musicale che continua a vivere ancora oggi e che, dal 2020, è riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità UNESCO.
