Inaugura sabato 24 maggio la stagione 2025 di Villa Rezzola-Bene FAI a Lerici. Dopo un lungo lavoro di restauro e valorizzazione del giardino compiuto dal FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano ETS apre al pubblico uno dei più bei giardini inglesi del Levante ligure affacciato sul Golfo dei Poeti.
Villa Rezzola è una antica dimora con ampio parco e con una lunga storia: documentata fin dal Cinquecento, abitata da nobili locali nell'Ottocento, nel 1900 fu acquistata da una coppia di facoltosi inglesi, i Cochrane, che adattarono la villa al loro stile, e soprattutto diedero al parco la forma di un tipico giardino all'inglese, che ancora conserva. Venduta nel 1935 alla contessa Mara Braida Carnevale, per una breve parentesi entrò nella Grande Storia, quando durante la Seconda Guerra Mondiale fu requisita dall'esercito e usata come sede del comando militare, prima italiano, da Aimone d'Aosta Savoia, e poi tedesco, da Rudolf Jacobs, capitano della Marina passato dalla parte dei partigiani e morto da eroe della Resistenza sulle alture di Sarzana. Dalla figlia della contessa Carnevale, Maria Adele Carnevale, detta Pupa, che vi abitò con il marito, Piero Miniati, è stata lasciata in legato al FAI nel 2020 “perché fosse restaurata, valorizzata e aperta a molti frequentatori”, e perché fosse ben mantenuta anche grazie a una generosa dote che accompagna il lascito testamentario, consistente in cespiti immobiliari a Roma e a Lerici.
Quello di Villa Rezzola è un tipico giardino inglese della Riviera: una sintesi felice, unica al mondo, tra la spontaneità e il rigoglio del paesaggio italiano mediterraneo, fatto di boschi e terrazzamenti coltivati, e la varietà e la ricercatezza di specie importate, esotiche e tropicali, che in Inghilterra sopravvivevano solo in serra, ma in Riviera trovano un clima perfetto per crescere anche all'aria aperta. Ne deriva un giardino originale, ricco di specie come un orto botanico, ma affascinante come un angolo di paesaggio, che sembra spontaneo, ma è costruito ad arte, dove spazi più formali, di giardino all'italiana, con prati, siepi, aiuole e viali - tra cui un pergolato di glicine lungo 150 metri -, si alternano a spazi più informali, dove sentieri serpeggiano nel bosco apparentemente selvaggio, tra cui spuntano ninfei, scalinate e belvedere monumentali rivolti a squarci di panorama. Caratteristica di questo giardino, che denota la sapienza e l'esperienza degli inglesi in questo campo, sono le infrastrutture, funzionali a una gestione efficiente, che oggi si rivela utile ed ecologicamente sostenibile: una grande serra, un ombrario, un semenzaio (che oggi accoglie 18 pannelli fotovoltaici) e un sistema idrico che capta, raccoglie, accantona e distribuisce l'acqua attraverso una fitta rete di canali, collegati a vasche, cisterne e fontane, per sfruttare al massimo la risorsa, a scopo irriguo ma anche ornamentale, il che è tipico dei giardini inglesi.
Con un investimento di circa 2.300.000 euro, a fronte di un contributo di 2.000.000 euro ricevuto nell'ambito del PNRR “Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, il FAI ha restaurato e riqualificato 1,5 ettari di aree verdi attorno alla villa, che da oggi saranno nuovamente visitabili.
La riqualificazione del paesaggio e del verde dei giardini di Villa Rezzola-Bene FAI porta la firma, tra gli altri, della dottoressa Emanuela Orsi Borio, Consulente Giardini e Parchi storici FAI e dello Studio AG&P greenscape srl nelle figure dell'Agronomist and Garden Designer Emanuele Bortolotti e degli Architetti Alessandro Battaglia, Irene Grieco, Paolo Maneo e Aldo Rossi.
Villa Rezzola è una antica dimora con ampio parco e con una lunga storia: documentata fin dal Cinquecento, abitata da nobili locali nell'Ottocento, nel 1900 fu acquistata da una coppia di facoltosi inglesi, i Cochrane, che adattarono la villa al loro stile, e soprattutto diedero al parco la forma di un tipico giardino all'inglese, che ancora conserva. Venduta nel 1935 alla contessa Mara Braida Carnevale, per una breve parentesi entrò nella Grande Storia, quando durante la Seconda Guerra Mondiale fu requisita dall'esercito e usata come sede del comando militare, prima italiano, da Aimone d'Aosta Savoia, e poi tedesco, da Rudolf Jacobs, capitano della Marina passato dalla parte dei partigiani e morto da eroe della Resistenza sulle alture di Sarzana. Dalla figlia della contessa Carnevale, Maria Adele Carnevale, detta Pupa, che vi abitò con il marito, Piero Miniati, è stata lasciata in legato al FAI nel 2020 “perché fosse restaurata, valorizzata e aperta a molti frequentatori”, e perché fosse ben mantenuta anche grazie a una generosa dote che accompagna il lascito testamentario, consistente in cespiti immobiliari a Roma e a Lerici.
Quello di Villa Rezzola è un tipico giardino inglese della Riviera: una sintesi felice, unica al mondo, tra la spontaneità e il rigoglio del paesaggio italiano mediterraneo, fatto di boschi e terrazzamenti coltivati, e la varietà e la ricercatezza di specie importate, esotiche e tropicali, che in Inghilterra sopravvivevano solo in serra, ma in Riviera trovano un clima perfetto per crescere anche all'aria aperta. Ne deriva un giardino originale, ricco di specie come un orto botanico, ma affascinante come un angolo di paesaggio, che sembra spontaneo, ma è costruito ad arte, dove spazi più formali, di giardino all'italiana, con prati, siepi, aiuole e viali - tra cui un pergolato di glicine lungo 150 metri -, si alternano a spazi più informali, dove sentieri serpeggiano nel bosco apparentemente selvaggio, tra cui spuntano ninfei, scalinate e belvedere monumentali rivolti a squarci di panorama. Caratteristica di questo giardino, che denota la sapienza e l'esperienza degli inglesi in questo campo, sono le infrastrutture, funzionali a una gestione efficiente, che oggi si rivela utile ed ecologicamente sostenibile: una grande serra, un ombrario, un semenzaio (che oggi accoglie 18 pannelli fotovoltaici) e un sistema idrico che capta, raccoglie, accantona e distribuisce l'acqua attraverso una fitta rete di canali, collegati a vasche, cisterne e fontane, per sfruttare al massimo la risorsa, a scopo irriguo ma anche ornamentale, il che è tipico dei giardini inglesi.
Con un investimento di circa 2.300.000 euro, a fronte di un contributo di 2.000.000 euro ricevuto nell'ambito del PNRR “Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, il FAI ha restaurato e riqualificato 1,5 ettari di aree verdi attorno alla villa, che da oggi saranno nuovamente visitabili.
La riqualificazione del paesaggio e del verde dei giardini di Villa Rezzola-Bene FAI porta la firma, tra gli altri, della dottoressa Emanuela Orsi Borio, Consulente Giardini e Parchi storici FAI e dello Studio AG&P greenscape srl nelle figure dell'Agronomist and Garden Designer Emanuele Bortolotti e degli Architetti Alessandro Battaglia, Irene Grieco, Paolo Maneo e Aldo Rossi.