Cenni storici
Situato all'interno del paese di Villa Lagarina, il parco è un'oasi verde tra le più estese, suggestive e ben conservate del territorio trentino. Circondato da alte mura, fronteggia l'antico palazzo allargandosi per oltre tre ettari di verde incontaminato.
Nel 1806 il barone Sigismondo de Moll, competente e capace botanico, acquistò la proprietà e trasformò il vigneto prospiciente il palazzo in un vero e proprio parco romantico. Per realizzarlo si avvalse della collaborazione di un gruppo di architetti austriaci, gli stessi che avevano dato vita al Parco di Schönbrunn a Vienna. Il giardino è un paesaggio rigoglioso che offre spunti interessanti tra dolci colline, viali e sinuosi vialetti, grotte e macchie boschive che si alternano armoniosamente con i prati. Numerosi ambienti si susseguono componendo un raffinato mosaico, svariate geometrie di siepi di bosso costeggiano la grande limonaia che un tempo era considerata la serra più a nord d'Italia in cui maturavano svariate qualità di agrumi.
Tra il verde del fogliame si scorgono un laghetto alimentato da una piccola cascata, una grande grotta, una voliera, uno chalet austriaco, un piccolo mausoleo ove riposa il barone Sigismondo e un belvedere affrescato. Splendidi esemplari di tiglio e di ginkgo biloba si alternano agli ippocastani e alle piante tipiche della vegetazione trentina quali querce, faggi e aceri. Tra i tanti fanno bella mostra un peccio dell'Himalaya, dei liquidambar orientali, un maestoso noce nero e un platano dalle misure straordinarie: 47 metri di altezza, 6,40 di circonferenza del tronco e 36 di diametro della chioma. Negli anni Cinquanta la proprietà è passata in eredità ai marchesi Guerrieri Gonzaga che ancora oggi la curano con grande attenzione e rispetto. Il parco è un continuo alternarsi di squisiti ambienti vegetali. Le guerre lo hanno risparmiato, gli uomini con intelligenza e passione lo hanno reso unico.