La residenza suburbana dell'Imperatore Adriano (117 - 138 d.C.), che ne iniziò la costruzione nel territorio tiburtino al suo rientro a Roma nel luglio del 118, includeva in antico magniloquenti strutture residenziali, lussuosi edifici termali, maestosi ninfei, giardini pensili, padiglioni dedicati all'otium e numerose fontane con giochi d'acqua. Il complesso architettonico, che si estendeva su oltre 120 ettari ca. (oggi visitabile per un terzo), probabilmente era stato concepito dall'Imperatore medesimo e incarnava la rappresentazione stessa del Potere.
Con l'abbandono del complesso antico, gli elementi naturali si riappropriarono progressivamente del sito che venne perciò spogliato anche della sua identità, assumendo la denominazione di Tivoli Vecchio. Grazie ad una mutata sensibilità e alla riscoperta delle imponenti rovine ad opera del Papa Pio II Piccolomini, l'area fu invece riconosciuta quale residenza imperiale tiburtina divenendo nuova fonte di ispirazione per architetti e artisti, attraendo successivamente sempre più numerosi studiosi e viaggiatori. Sempre in età moderna, il frazionamento dell'insediamento originario in diversi proprietari portò a rimodulare lo sfruttamento dell'area a scopo agricolo, permettendo anche l'impianto di vigneti e oliveti: un plurisecolare ulivo presso il Canopo (detto “Alberobello”) è oggi monumentale testimone di tali fasi produttive. Aree tuttora destinate a giardino richiamano l'antico alternarsi di architetture e spazi verdi disegnati attraverso peristili e cortili arricchiti da aiuole, siepi, pergole, e concepiti di frequente intorno a specchi d'acqua e canali, modellando gli spazi naturali della superficie di un pianoro tufaceo emergente tra corsi d'acqua affluenti del vicino fiume Aniene. Eccezionalmente esteso è il giardino che circonda lo specchio d'acqua del Pecile, delimitato da un portico quadrangolare, il cui colonnato è oggi riconoscibile dalle piante di alloro sagomate a cilindro. Villa Adriana è dal 1870 proprietà dello Stato Italiano e dal 1999 è iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale Universale dell'UNESCO. Dal 2016 è parte integrante dell'Istituto “Villa Adriana e Villa d'Este”, MiC.