
12 Dicembre 2024
Il diario
Da quando sono andata in collegio a 8 anni ho un diario. Dal 1997, anno della fondazione di Grandi Giardini Italiani, ne ho un secondo, dedicato al mio lavoro. Ormai i diari occupano una parete del mio studio e documentano giorno per giorno il lavoro più entusiasmante che si possa immaginare per chi ama i giardini italiani. Annoto i viaggi che faccio in lungo e in largo per l'Italia, spesso accompagnata dal mio team, con il quale mi alterno alla guida dell'auto. Monica sceglie i ristoranti, Martina affronta le strade più tortuose, Corrado fa da navigatore. Durante il viaggio parliamo dei giardini, prendiamo nota della logistica e del contesto in cui è inserita la proprietà. Facciamo il cosiddetto 'field work‘, prendiamo nota dei dettagli che possano interessare ai turisti; è materiale utile anche per le agenzie viaggi e per Rachel Birthistle, nostro partner nell'organizzazione di eventi corporate e weddings di alto livello. L'auto diventa un ufficio su quattro ruote.
Nel diario scrivo degli incontri con proprietari e curatori e mi rendo conto riguardando le note che sono tutti indispensabili nel loro ruolo di amministratori. Ci sono abilità 'site specific', ovvero modalità di lavoro che corrispondono a quel dato giardino, di quell'epoca, con quelle piante, con quel clima e non per ultimo con un dato budget. Oggi esistono corsi nelle più rinomate università italiane per la gestione dei beni culturali, ma secondo me senza il lavoro sul campo, sotto la guida di chi lo dirige da anni, non si può essere davvero preparati al compito.
Prendo questa occasione per ringraziare della splendida ospitalità con la quale ci accolgono i nostri clienti nelle loro proprietà, spesso aprendo il giardino fuori orario o d'inverno, quando è chiuso ai visitatori. Conosciamo le aspirazioni dei curatori e dei proprietari come del personale e dei giardinieri, conosciamo le loro storie.
Nel diario trovano molto spazio i preparativi per gli eventi. Pagine intere dedicate a budget, preventivi e scadenze. Grazie a Corrado siamo nel tempo diventati più bravi nel rispettare i budget. Lui cura anche la distribuzione nei bookshop dei libri e del profumo, controlla i fornitori e aiuta i clienti nell'ambito commerciale.
In nero segnalo tutte le scadenze alle quali le piccole imprese, come la nostra, devono far fronte. Scorrendo il diario ci sono segnalazioni fitte fitte, un fiume di cifre. Sono ricorrenti i nomi dei nostri fornitori, per esempio quello di Bonazzi Grafica, a cui affidiamo la stampa della nostra guida annuale, dal 2000 all'ultima edizione di quest'anno. Ormai i suoi gemelli devono andare all'università! Angelo Bestetti invece segue la stampa dei nostri Garden Books dal 1998 tra cui il recente “Ricettario Grandi Giardini Italiani”.
Aggiungo al diario foglietti in cui sono annotati nomi di giornalisti italiani e stranieri che ci chiamano nell'arco dell'anno. Chiedo a Martina di mandare foto dal nostro magnifico archivio fotografico, completamente digitalizzato, del quale sono particolarmente fiera. Poi c'è una data per il famoso follow-up e la prenotazione ad Edicolario di Cernobbio, la nostra edicola di riferimento, che ci mette da parte puntualmente le pubblicazioni. Molti nomi sono di giornalisti della carta stampata, della televisione e della radio: con una parte di loro ci conosciamo dalla fondazione di Grandi Giardini Italiani, cioè da 27 anni, e alcuni li ho visti diventare perfino direttori. Conservo gli articoli, in modo da poterli rileggere, per ricordarmi che il nostro lavoro contribuisce a far conoscere il nostro meraviglioso mondo di giardini. Monica cura i rapporti con bloggers e giornalisti online.
Riguardando nel diario le iniziative attuate, su alcune pagine scrivo in blu ''da ripetere'' oppure in rosso ''da non ripetere'' perchè ''errare humanum est, perseverare autem diabolicum''!
Evidenziato con un pennarello color oro si trova nel diario 2024: “Creazione da parte di Culti Milano del profumo Grandi Giardini Italiani!”. Ho sottolineato il nome Tatiana Bettoni, che con entusiasmo ci ha portato per mano nell'avventura della scoperta delle note giuste per creare un souvenir olfattivo degno dei nostri giardini. Nel 2025 questo profumo d'ambiente verrà venduto in esclusiva nei bookshop del network Grandi Giardini Italiani, il nostro sito online e quello di Culti Milano. Erano anni che sognavo di fare un profumo d'ambiente: Culti Milano ha superato tutte le mie aspettative.
Ricorre nel mio diario spesso il nome di Dario Fusaro. Lui è una fucina di idee, ha sempre un nuovo progetto nel quale coinvolgermi. Come fotografo coglie l'anima dei giardini, mettendo in luce gli aspetti più identificativi di una proprietà. Ha un sesto senso per la luce, da quella calda mediterranea a quella luce rarefatta dei laghi. Si alza all'alba, è come se fosse goloso della luce del primo mattino, costringendo i custodi dei giardini a levatacce. Lui ha contribuito anche alla recente pubblicazione Glorious Gardens Lake Como. È autore di innumerevoli servizi fotografici, compresi quelli pubblicati nello special di Villegiardini in uscita in questi giorni.
Dal diario emerge chiaramente che il nostro è un lavoro vario, ricco di eventi, di incontri e di scadenze. La voce più ricorrente è quella dei nomi delle persone che incontriamo. Come se Grandi Giardini Italiani fosse un magnete per chi ha a cuore, per una ragione o per l'altra, il patrimonio culturale. Noi in fondo lavoriamo giorno per giorno per creare un futuro più solido per i beni culturali, aiutiamo a farli conoscere, a sostenere un settore che ha bisogno di consulenza e di servizi sempre nuovi e professionali.
Ho già acquistato il nuovo diario per il 2025. Tante pagine bianche, che saranno riempite scrivendo del lavoro in un nuovo anno di vita, il ventottesimo, di Grandi Giardini Italiani.
Buone feste
Judith Wade
Nel diario scrivo degli incontri con proprietari e curatori e mi rendo conto riguardando le note che sono tutti indispensabili nel loro ruolo di amministratori. Ci sono abilità 'site specific', ovvero modalità di lavoro che corrispondono a quel dato giardino, di quell'epoca, con quelle piante, con quel clima e non per ultimo con un dato budget. Oggi esistono corsi nelle più rinomate università italiane per la gestione dei beni culturali, ma secondo me senza il lavoro sul campo, sotto la guida di chi lo dirige da anni, non si può essere davvero preparati al compito.
Prendo questa occasione per ringraziare della splendida ospitalità con la quale ci accolgono i nostri clienti nelle loro proprietà, spesso aprendo il giardino fuori orario o d'inverno, quando è chiuso ai visitatori. Conosciamo le aspirazioni dei curatori e dei proprietari come del personale e dei giardinieri, conosciamo le loro storie.
Nel diario trovano molto spazio i preparativi per gli eventi. Pagine intere dedicate a budget, preventivi e scadenze. Grazie a Corrado siamo nel tempo diventati più bravi nel rispettare i budget. Lui cura anche la distribuzione nei bookshop dei libri e del profumo, controlla i fornitori e aiuta i clienti nell'ambito commerciale.
In nero segnalo tutte le scadenze alle quali le piccole imprese, come la nostra, devono far fronte. Scorrendo il diario ci sono segnalazioni fitte fitte, un fiume di cifre. Sono ricorrenti i nomi dei nostri fornitori, per esempio quello di Bonazzi Grafica, a cui affidiamo la stampa della nostra guida annuale, dal 2000 all'ultima edizione di quest'anno. Ormai i suoi gemelli devono andare all'università! Angelo Bestetti invece segue la stampa dei nostri Garden Books dal 1998 tra cui il recente “Ricettario Grandi Giardini Italiani”.
Aggiungo al diario foglietti in cui sono annotati nomi di giornalisti italiani e stranieri che ci chiamano nell'arco dell'anno. Chiedo a Martina di mandare foto dal nostro magnifico archivio fotografico, completamente digitalizzato, del quale sono particolarmente fiera. Poi c'è una data per il famoso follow-up e la prenotazione ad Edicolario di Cernobbio, la nostra edicola di riferimento, che ci mette da parte puntualmente le pubblicazioni. Molti nomi sono di giornalisti della carta stampata, della televisione e della radio: con una parte di loro ci conosciamo dalla fondazione di Grandi Giardini Italiani, cioè da 27 anni, e alcuni li ho visti diventare perfino direttori. Conservo gli articoli, in modo da poterli rileggere, per ricordarmi che il nostro lavoro contribuisce a far conoscere il nostro meraviglioso mondo di giardini. Monica cura i rapporti con bloggers e giornalisti online.
Riguardando nel diario le iniziative attuate, su alcune pagine scrivo in blu ''da ripetere'' oppure in rosso ''da non ripetere'' perchè ''errare humanum est, perseverare autem diabolicum''!
Evidenziato con un pennarello color oro si trova nel diario 2024: “Creazione da parte di Culti Milano del profumo Grandi Giardini Italiani!”. Ho sottolineato il nome Tatiana Bettoni, che con entusiasmo ci ha portato per mano nell'avventura della scoperta delle note giuste per creare un souvenir olfattivo degno dei nostri giardini. Nel 2025 questo profumo d'ambiente verrà venduto in esclusiva nei bookshop del network Grandi Giardini Italiani, il nostro sito online e quello di Culti Milano. Erano anni che sognavo di fare un profumo d'ambiente: Culti Milano ha superato tutte le mie aspettative.
Ricorre nel mio diario spesso il nome di Dario Fusaro. Lui è una fucina di idee, ha sempre un nuovo progetto nel quale coinvolgermi. Come fotografo coglie l'anima dei giardini, mettendo in luce gli aspetti più identificativi di una proprietà. Ha un sesto senso per la luce, da quella calda mediterranea a quella luce rarefatta dei laghi. Si alza all'alba, è come se fosse goloso della luce del primo mattino, costringendo i custodi dei giardini a levatacce. Lui ha contribuito anche alla recente pubblicazione Glorious Gardens Lake Como. È autore di innumerevoli servizi fotografici, compresi quelli pubblicati nello special di Villegiardini in uscita in questi giorni.
Dal diario emerge chiaramente che il nostro è un lavoro vario, ricco di eventi, di incontri e di scadenze. La voce più ricorrente è quella dei nomi delle persone che incontriamo. Come se Grandi Giardini Italiani fosse un magnete per chi ha a cuore, per una ragione o per l'altra, il patrimonio culturale. Noi in fondo lavoriamo giorno per giorno per creare un futuro più solido per i beni culturali, aiutiamo a farli conoscere, a sostenere un settore che ha bisogno di consulenza e di servizi sempre nuovi e professionali.
Ho già acquistato il nuovo diario per il 2025. Tante pagine bianche, che saranno riempite scrivendo del lavoro in un nuovo anno di vita, il ventottesimo, di Grandi Giardini Italiani.
Buone feste
Judith Wade
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Tra vent’anni non sarai deluso dalle cose che avrai fatto, ma da quelle che non avrai fatto. Quindi molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.- Mark Twain - |
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