Grandi Giardini Italiani Srl

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Italy

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7 Novembre 2024

Il Giardino Torre, uno scrigno di biodiversità

Il Giardino Torre, noto fin dal Settecento come Giardino del Francese o di Biancour, dal nome della famiglia di giardinieri che se ne prese cura, rappresenta l'ultima testimonianza produttiva della tenuta reale dei Borbone, Capodimonte.

Il sito si articola in tre distinti spazi: la Fruttiera Reale, il Giardino dei Fiori e il Giardino della Purpignera.
La Fruttiera Reale, dove si producevano i prodotti destinati alla tavola del re, divenne un luogo di sperimentazione e acclimatazione botanica, in cui venivano coltivati ananas, agrumi e fruttiferi di ogni specie. Al centro del giardino si erge un maestoso esemplare di Canforo, importato dalla Cina intorno al 1825 e inserito nell'elenco degli alberi monumentali d'Italia nel 2021.
Il frutteto ospita anche il Casamento Torre, un edificio la cui costruzione è probabilmente preesistente al Real Sito di Capodimonte. Dal corpo principale si sale sulla torre da cui si apre un'ampia vista sul Vesuvio e la parte orientale di Napoli.
Dalla Fruttiera si accede nel Giardino dei Fiori che verso la fine dell'Ottocento, con il diffondersi della moda dell'esotismo, accoglieva curiosità botaniche come banani rosa, magnolie tripetale, orchidee “scarpette di venere” e una ricca collezione di camelie antiche, che ancora oggi si può ammirare. A seguito del recente restauro, la collezione botanica è stata integrata con maestosi esemplari di Cycadales, piante ancestrali imparentate con le conifere, aristolochie, solandre, passiflore e piante per la produzione di fiori e fogliame da taglio.
Dal Giardino dei Fiori si entra nel Giardino della Purpignera, il cui termine deriva dall'assunzione in napoletano del termine francese pépiniére che significa vivaio.
Questo piccolo giardino segreto era probabilmente una zona addetta alla produzione di piante ornamentali, di fiori recisi, piante aromatiche ed ortaggi. Ancora oggi si caratterizza per i semenzai e le fioriere per la coltivazione dei fiori da taglio e per i limoni a spalliera.

Tutti i lavori di restauro e valorizzazione delle componenti architettoniche botaniche e paesaggistiche sono stati curati da Minerva Restauri e da Euphorbia srl, società Benefit capofila dell'intero progetto.

Oggi il Giardino Torre rappresenta un prezioso scrigno di biodiversità, sia mediterranee che esotiche, dal grande valore storico.

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In autunno le forme acquistano una plastica maturità. La primavera è pittrice, l’autunno è scultore.

- Ernst Jünger -

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Il Giardino Torre, uno scrigno di biodiversità