Il mio saluto a Dario Fusaro è un arrivederci in quanto ho l'onore di poter rivedere giorno dopo giorno le sue fotografie scattate nei
Grandi Giardini Italiani in circa 20 anni di collaborazione.
Credo che lui avesse molti talenti: veniva dal mondo della pubblicità, era autonomo e fino all'ultimo viaggiava da solo, senza assistenti o collaboratori. Esigeva di poter fotografare presto la mattina. Certe alzatacce per catturare la luce che metteva sotto i riflettori piante, fiori, prospettive, statue, fontane in uno spettacolo sempre unico ed irripetibile. Il suo sguardo si è affinato negli anni, ha accolto con facilità il passaggio alla digitalizzazione degli immagini e ha adottato i droni per celebrare dall'alto come un falco lo splendore di certi parterre all'italiana. Stavamo proprio in questi giorni preparando un servizio sui giardini siciliani: lui progettava sempre.
Della sua generazione è stato forse il fotografo di giardini più pubblicato, e grazie a lui i giardini sono stati visti e conosciuti da un pubblico non solo del settore. Le sue foto rimangono anche come archivio per giardini di cui non si hanno altre immagini. Gli dobbiamo molto per la sua attività di promozione dei giardini.
I libri fotografici erano la sua gioia e ne aveva pubblicati tanti e molto interessanti. Insieme all'
Editore Franco Maria Ricci ha collaborato per la realizzazione del libro di
Grandi Giardini Italiani. L'Essenza del Paradiso al quale teneva moltissimo.
Se ne va con un bagaglio enorme di soddisfazioni professionali e sono contenta di aver potuto collaborare con lui e apprendere dai suoi consigli che dispensava a tutti con grande generosità.
Purtroppo la vita ti pone a volte difronte a strade che non si vorrebbe mai percorrere. Oggi mi separo da un grande amico, ma
Dario Fusaro farà sempre parte della storia di
Grandi Giardini Italiani.
Arrivederci amico mio e grazie.