Compie dieci anni il prestigioso
Premio ''Grandi Giardini Italiani'' che verrà assegnato nel corso della XIV edizione di
Orticolario 2024. Terrae ad uno degli 8 finalisti del
Concorso Internazionale Spazi Creativi in corsa anche per l'ambito riconoscimento “
La Foglia d'oro del Lago di Como”. I finalisti avranno il privilegio di realizzare i propri progetti nel parco storico di
Villa Erba dove i visitatori potranno ammirarli, dal 3 al 6 ottobre, nel corso di
Orticolario 2024.
Scopriamo insieme i progetti in concorso:
1 _ Spazio Amorfini Garden “
Dall'alto al basso e poi di nuovo verso l'alto”
Progetto di
Davide BoschettiAlzando gli occhi alla luna nuda vediamo i segni indelebili dei violenti impatti che ha subito.
Gli stessi segni, di diversa natura, li troviamo tutt'intorno a noi, e quei crateri dicono che la terra ha combattuto guerre analoghe e diverse, tra meteoriti e vulcani, ma le sue cicatrici più recenti sono quelle dei crateri delle bombe. Espongono, deformano e fondono il suolo in depressioni morte, cambiando volto al paesaggio ed obliterando ogni forma di vita. Ora c'è una buca dove prima c'era una pianura e al suo interno il vento non soffia così forte; ciò che fuori ne è in balia, qui si ferma.
Si accumulano minerali, polveri, sabbie, detriti, cenere, piccole carcasse, foglie, rametti. Semi.
L'acqua non scivola più e non evapora così facilmente, anche lei si ferma.
Ed è qui che la vita conquista un nuovo ambiente e si nutre di ciò che la bomba ha esposto, disinfetta la ferita e ne adorna la cicatrice. Assorbe, sfrutta, trasforma ed equilibra tutto ciò che quella nuova terra offre.
Dall'alto al basso e poi di nuovo verso l'alto racconta visivamente la possibile ripresa vegetativa di un ambiente estremo: l'interno del cratere prodotto dall'esplosione di una bomba nucleare.
La verticalità della discesa dell'ordigno, la sterilizzazione della terra da ogni forma di vita, la formazione di una pozza che da carie piano piano diventa culla, che può creare e dare slancio ad un nuovo pilastro di vita.
2 _ Spazio Fratelli Gramaglia “
Simbiosi”
Progetto di
Laura StoreroIl suolo, elemento così prezioso per l'umanità, nel tempo è stato oggetto di diverse trasformazioni da parte dell'uomo e conserva oggi i segni del suo passaggio. Simbiosi ripercorre i cambiamenti vegetazionali del terreno a partire dall'iniziale abbraccio simbiotico tra l'essere umano e la madre terra. Preistorico, hortus conclusus, rinascimentale, barocco, paesaggistico, contemporaneo. Sei i periodi di questo percorso botanico che procede fino ai giorni nostri e invita a ritrovare quel rapporto simbiotico tanto prezioso che un tempo univa l'uomo e la natura.
3 _ Spazio “
Hills Garden”
Progetto di
Olga Chernobrovkina e
Nuccio EmmanuelloHills Garden mostra la relazione tra suolo naturale e suolo costruito. L'intervento umano si fonde armoniosamente con l'ambiente naturale attraverso sinuosi movimenti del terreno e sentieri che si intrecciano. Si giunge così ad un nucleo di incontro e riflessione, uno spazio di sosta protetto dalle sculture erbose dove il costante contatto con la natura e le diverse visuali percettive celebrano la sensibile unione tra i suoli.
4 _ Spazio Coplant “
Terra, vita, eterno incanto”
Progetto di
Elena Ziliotti e
Davide PasseraUna composizione grafica in cui Natura e Universo si sovrappongono nell'alternanza ciclica e complementare dello yin-yang.
Una matrice etimologica universale, la terra, substrato comune ed essenza di vita: dalla terra ha principio la vita, alla terra riede l'essenza quando subentra la morte.
Morte e vita: due realtà opposte e allo stesso tempo complementari, che restano unite da una reciproca interdipendenza in una successione ciclica. Come da un lato domina un suolo scuro, impoverito, schiacciato dalla sovrastruttura umana, così dall'altro regna uno spazio verde, vitale, rigoglioso.
Nella rappresentazione dell'eterno cerchio yin-yang entra in risonanza la ciclicità della terra: dai semi e dai germogli alle piante con fiori e frutti, per tornare nuovamente al seme che cadendo trova nella terra un grembo fertile che possa perpetuarne l'esistenza.
Dall'albero morto cadono i semi: è il simbolo della simultanea fine ed inizio della magia della vita, che si innesca in una ciclicità eterna.
5 _ Spazio STIHL “
SETA. Sustainabile Environment and Textile Artwork”
Progetto di
Jonathan Arnaboldi e
Matteo PellicanòDa un lato la costruzione di un ecosistema in grado di apportare un concreto beneficio nell'ambito del soil improvement grazie all'uso di specie miglioratrici del suolo, autoctone e pioniere, con varie essenze botaniche adatte al clima del lago di Como. Dall'altro un sottile velo di seta, tessuto nobile e simbolo della storia comasca, che diventa arte per celebrare la terra come origine e fonte della vita. Nascosta tra le sfumature, emerge la stratificazione del suolo. Colori e trame che raccontano la sua memoria, la sua genesi e la sua trasformazione.
6 _ Spazio “
Unsoiled / Incontaminato”
Progetto di
Gianluca Santosuosso / UOOU StudioUn'esperienza immersiva tra memoria e fertilità, un processo di riconnessione con l'essenza più pura del nostro pianeta.
UnSoiled / Incontaminato s'ispira alla potenza creatrice della terra, metafora di forza ancestrale, e sottolinea l'importanza della natura nella sua totalità attraverso un percorso sensoriale ed educativo dedicato alla scoperta delle varie specie vegetali e del loro ciclo vitale.
In un mondo sempre più distante dall'inalterato, il progetto si pone l'obiettivo di celebrare e ridare forza alla terra e alla sua ciclicità.
7 _ Spazio Italiana Terricci “
Viaggio al centro della terra”
Progetto di
Marco Fosella,
Sara Lamon e
Antonella CaramanicaLa vita del nostro pianeta è stata segnata, nei millenni, da trasformazioni che compongono oggi la stratificazione del suolo.
Viaggio al centro della terra (ri)scopre gli strati del terreno. Una spirale, simbolo di ciclicità, prende vita attorno ad un totem che, con resilienza, svetta al centro, in perfetto equilibrio. Lame di metallo accolgono al loro interno rocce, zolle di terra, sabbia, ghiaia e piante, a richiamare i diversi ambienti terrestri. Chicchi di mais antico e piante di Corbezzolo, frutto di una terra ricca di elementi nutritivi, sono adagiati su un suolo tornato sano e produttivo, grazie alle efficaci radici della Verbena e del Mirto. Un ciclo incessante che celebra il rinnovamento continuo della natura, tra nascita, crescita e trasformazione.
8 _ Spazio “
I(n)spirare”
Progetto di
Pierre-Alexandre Risser,
Solenn Moquet e
Clara Bodinspirati dalla natura coltivata, respiriamo un giardino vivente.
Per istinto naturale, la respirazione diventa un atto vitale che ci lega alla terra e al suo regno segreto. La biodiversità, come pilastro fondamentale, orchestra la rigenerazione di ogni elemento contribuendo a plasmare un giardino.
“
I(n)spirare” mostra la necessità di esplorare il regno segreto che si rivela sotto i nostri piedi. Come osservatori illuminati a cui è concesso il dono di osservare un eterno balletto di vita.
In attesa di conoscere il vincitore del
Premio ''Grandi Giardini Italiani'' dell'edizione 2024 di
Orticolario scopriamo insieme tutti i vincitori delle passate edizioni.