Orto Botanico dell'Università di Pavia | Grandi Giardini Italiani

Storia

L'Orto Botanico di Pavia, il più antico della Lombardia, venne fondato nel 1773 per volere di Maria Teresa d'Austria. Nacque come istituzione all'avanguardia dedita allo studio dei molteplici aspetti del mondo vegetale.
Dal 2017 è uno dei musei dell'Ateneo pavese, dove le tradizionali attività di ricerca e didattica si coniugano con la divulgazione scientifica e l'educazione ambientale, rivolte a un pubblico sempre più eterogeneo.
Nel 2024, grazie a un progetto finanziato dal PNRR, l'Orto è stato rinnovato nelle sue infrastrutture e collezioni, per favorire una gestione e una fruizione più sostenibili e inclusive. Le collezioni, che si estendono su tutto l'ettaro e mezzo di superficie dell'Orto, rispecchiano la sua lunga e diversificata storia. Fra gli oltre 150 alberi, spicca il Platano di Scopoli, albero monumentale alto 45 m, piantato da Giovanni Antonio Scopoli nel 1778. Emblematico è il Tè pavese, cultivar di tè qui selezionata a inizio Novecento per la sua resistenza alle temperature invernali. Il Roseto, con le sue 300 fra rose botaniche, antiche e moderne, colora in primavera la facciata meridionale.
Nelle Serre di Scopoli, progettate da Giuseppe Piermarini, trovano posto vetusti esemplari di cactus, euforbie e cicadine, oltre alla rarissima Welwitschia mirabilis. Le vasche ospitano piante acquatiche minacciate d'estinzione, tra cui la calamaria di Malinverni, endemismo padano. Il Vigneto proibito ci ricorda il ruolo che ebbe l'Orto nella definizione della viticoltura del Regno d'Italia, mentre il nuovissimo bamboo garden invita al relax e alla meditazione. La fruizione è favorita da nuovi percorsi tematici, rivolti anche ai più piccoli. Uno di questi è dedicato all'avifauna, di cui l'Orto è ricco, complice anche la gestione sostenibile in esso praticata.

The Great Green. Pratiche ecosostenibili

L'Orto Botanico di Pavia si impegna attivamente nella promozione di pratiche sostenibili e rispettose dell'ambiente. Nel corso degli anni, ha realizzato diverse iniziative:

◈ Efficientamento energetico

Sistema di illuminazione ad alta efficienza

◈ Riqualificazione e implementazione del patrimonio vegetale

Piantumazione di 1.000 nuovi esemplari di arbusti e alberi, in prevalenza autoctoni
Manutenzione ordinaria del verde con potatura del secco pericolante e straordinaria con analisi fitostatiche, eseguite da arboticoltori certificati, sul platano monumentale, considerato albero-habitat, recinzione dell'area circostante per prevenire i danni da compattazione del terreno derivante dal calpestio mediante la recinzione di un'area di rispetto e la riduzione degli interventi di sfalcio.
Irrigazione: l'Orto Botanico di Pavia è dotato di un impianto di irrigazione automatizzato calibrato sulle esigenze delle singole coltivazioni. Il Sistema Museale d'Ateneo ha realizzato, inoltre, dei sistemi di ricircolo dell'acqua impiegata nelle fontane.

◈ Gestione eco-friendly del verde

Utilizzo fertilizzanti naturali e non utilizzo di erbicidi e pesticidi
Tecnica del Mulching per il taglio dell'erba: uno speciale tosaerba speciale sminuzza finemente gli sfalci, che vengono poi rilasciati sul prato come un sottile strato di sostanza organica. Aiuta a migliorare la salute del suolo e nutre il prato.
A favore della fauna degradatrice in alcuni punti sono state realizzate delle piccole cataste con legno proveniente dalle potature

◈ Valorizzazione e incremento biodiversità

Riduzione superfici sfalciate
Introduzione di arbusti a bacca, una mangiatoia per uccelli, un “hotel per insetti”
La gestione delle fontane ha favorito la persistenza della colonia di rospo smeraldino
Ripristino delle collezioni finanziato dal PNRR ha previsto l'acquisto in prevalenza di specie autoctone e di cultivar antiche.

Grandi Giardini Italiani Srl

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