Il Giardino di Ninfa
La storia della creazione del Giardino di Ninfa si intreccia con quella di tre donne: Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onorato Caetani, Margherite Chapin, moglie di Roffredo Caetani, e la loro figlia Lelia.
L'opera inizia nel 1920 con Gelasio Caetani che fece di un possedimento medievale in rovina la sua residenza estiva; riorganizzò il sistema idrico e sfruttò la potenza delle acque per realizzare delle suggestive vie fluide formate dal susseguirsi di laghetti, cascate e ruscelli che si insinuano nella vegetazione. Confrontandosi con la madre inglese, Ada Bootle Wilbraham, impiantò un grande numero di essenze.
Alla sua scomparsa, avvenuta nel 1934, ad occuparsi del Giardino sono il fratello Roffredo, musicista e compositore, e la moglie Marguerite Chapin, americana e instancabile mecenate, letterata, giornalista e collezionista d'arte oltre che editore di due importanti riviste letterarie: Commerce e Botteghe Oscure.
Se Ada si dilettava a creare orti e a piantare alberi, fu Marguerite a trasformarlo in un giardino paesaggistico all'inglese.
L'ultima erede e giardiniera fu Lelia, figlia di Roffredo e Marguerite. Donna sensibile e delicata, curò il giardino come un grande quadro, essendo lei una pittrice, accostando colori e assecondando il naturale sviluppo delle piante, contribuendo a far di questo gioiello botanico, uno dei giardini italiani più conosciuti al mondo.
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